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Sardine, la sinistra di Potere al Popolo si infuria con Santori: "Perché la Pascale sì e noi no?"

Caterina Spinelli
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L'apertura di Francesca Pascale nei confronti delle Sardine ha creato parecchio scalpore. Al contrario di quanto si possa immaginare, però, a prendersela di più è la sinistra, in particolare Potere al Popolo. Il movimento senza leader, che si definisce "appartenente alla sinistra sociale e politica, anticapitalista e comunista", ha ben pensato di scrivere una lettera a Mattia Santori. La missiva si apre con una sola domanda: "Perché la Pascale sì e noi no? Perché non ci vuoi bene?". Il rimprovero è chiaro: il leader delle Sardine ha dato "il benvenuto" alla compagna del Cav, disposta a scendere in piazza con loro. Accoglienza ben diversa da quella riserbata a Potere al Popolo, su cui lo stesso front-man ha dichiarato: "Loro, in maniera sporca, si sono infilati nella piazza di Firenze". Leggi anche: Sardine, monsignor Galantino si schiera con loro contro Salvini: "Aggrediti e derisi, ma fanno buona politica" Una frase che ha mandato su tutte le furie il movimento: "No, no, Mattia - hanno tuonato gli esponenti -. Innanzitutto chiariamo le cose importanti. Ci deve essere un equivoco grande come una casa: noi nelle piazze non ci infiliamo, noi nelle piazze ci siamo sempre stati", si legge nella lunga lettera pubblicata su Facebook. "Insomma ... non ci infiliamo... E come avremmo 'strumentalizzato' le sardine? Siamo stati tra la folla, senza simboli di partito, senza bandiere. Da ragazzi che come te ci tengono al futuro del paese, ti chiediamo un confronto".E chissà se Santori è davvero così aperto come dice. 

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