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Mara Carfagna, l'avvertimento a Silvio Berlusconi: "Voce libera da sola alle elezioni? Al momento..."

Giulio Bucchi
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"Non è un partito, chiariamolo subito". Mara Carfagna, intervistata dal Messaggero, spiega la natura di Voce Libera, il soggetto che presenterà lunedì e a molti appare come il suo primo passo in autonomia, fuori da Forza Italia. "È un'associazione che ha l'ambizione di mettere insieme idee e persone oltre gli steccati e la cerchia dei parlamentari e dei dirigenti di partito. È stata fondata con un solo obiettivo: mettere benzina nel motore del centrodestra che non può vivere solo cibandosi di invettive razziste contro gli immigrati". L'avversario, insomma, non cambia: è Matteo Salvini.  Leggi anche: Forza Italia, un terremoto al giorno. Il big che molla il Cav e va con Salvini E Silvio Berlusconi? "Questo progetto è in sintonia con la sua vecchia idea de L'Altra Italia - si difende la Carfagna -. Lui sa che non farò mai strappi politici, che sono e rimarrò in Forza Italia. Penso però che le idee nuove possono solo fare bene anche al mio partito". Di sicuro, però, la big campana (che potrebbe vedersi preferito l'altro azzurro Stefano Caldoro come candidato governatore del centrodestra alle regionali del 2020) non vuole farsi inserire nel calderone dei "neo-responsabili" che potrebbero dare un appoggio esterno, dal centrodestra, al governo: "Non c'è nessun contatto con Matteo Renzi, il nostro perimetro è l'area liberale. Siamo un laboratorio per i moderati ma non sosterremo mai Conte". L'idea di fondo, però, come sempre in politica, è quella di non porre mai limiti alla provvidenza. Voce Libera potrà correre un giorno da sola alle elezioni? Domanda a cui la Carfagna sfugge, ma fino a un certo punto: "Non si sa né quando né con che sistema si voterà. Al momento non è proprio all'ordine del giorno". Chi ha orecchie per intendere, saprà farlo.

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