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Roberto Calderoli smaschera Di Maio sulla commissione Banche: "Siete ridicoli, da un anno è tutto bloccato"

Caterina Spinelli
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Roberto Calderoli lo aveva promesso, "quella della Lega sarà una durissima opposizione" e così è stato. Anche sulla questione del fallimento della Banca Popolare di Bari, l'ex ministro delle riforme istituzionali rincara la dose: "Luigi Di Maio afferma che per migliorare la vigilanza sulle banche serve una riforma che dia più poteri al Parlamento? Forse ho letto male io o forse il Luigi Di Maio che ha detto queste cose al Sole24Ore non è lo stesso capo politico del movimento, che da un anno blocca l'insediamento della commissione parlamentare sulle banche perché non hanno ancora trovato a chi farla presiedere". Proprio così, perché in lizza c'era il più dissidente tra i grillini: Gianluigi Paragone che, visti i rapporti ai minimi termini con il leader, sarà diventato sicuramente di troppo.  Leggi anche: Calderoli, il terremoto del "doppio referendum": in primavera salta il sistema, trionfo Lega "Se avessero voluto far partire la commissione parlamentare sulle banche - prosegue Calderoli - avremmo avuto già un anno di tempo per lavorare e far funzionare meglio i controlli di cui oggi parla Di Maio. Per cui ora Di Maio e i Cinque Stelle almeno abbiamo il buon gusto e il buon senso di stare zitti evitando di rendersi ridicoli". Ad ogni modo il leghista, da componente della commissione parlamentare sulle banche, si dice pronto a iniziare il suo lavoro. Anche adesso. 

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