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Prescrizione, il Pd sfida Alfonso Bonafede con l'aiuto di Forza Italia: cambia la legge o cade il governo

Gabriele Galluccio
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Il Partito Democratico sfida Alfonso Bonafede sulla prescrizione e scommette sulla mediazione del premier Giuseppe Conte. Nicola Zingaretti e compagni provano a correggere il tiro della legge 'Spazzacorrotti', depositando alla Camera e al Senato un disegno di legge che stravolge la norma voluta fortemente dal ministro della Giustizia di fede grillina. La proposta del Pd per scongiurare lo stop alla prescrizione - scatterà dal primo gennaio - crea una distinzione tra le sentenze di condanna e quelle di assoluzione. I dem vogliono sospendere la prescrizione "dopo la pronunzia della sentenza di primo grado o del decreto di condanna" per due anni in caso di appello e per un ulteriore anno in caso di ricorso in Cassazione, prevedendo sei mesi aggiuntivi "se è disposta la rinnovazione dell'istruzione dibattimentale". Per approfondire leggi anche: "Dov'è nato Gesù?", la figuraccia di Bonafede In tutto tre anni e sei mesi di stop, motivati dai dem per evitare i processi infiniti. Se ne discuterà nel vertice di maggioranza previsto per il 7 gennaio, intanto il primo sì è arrivato da Forza Italia, seppur condito dalle polemiche. Il testo presentato dal Pd ricalca infatti quello presentato da Fi e bocciato più volte dalla maggioranza. Tuttavia i berlusconiani sarebbero pronti a votarlo in un minuto. Dal Movimento 5 Stelle si sono già levate le prime voci contrarie, mentre Bonafede ha preferito tacere: se dovesse arrivare il suo no su tutta la linea, allora i dem potrebbero mettere in discussione l'alleanza di governo.

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