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Rimborsi, il Movimento 5 Stelle fissa la scadenza: "Mettetevi in regola, nessuno verrà risparmiato"

Gabriele Galluccio
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Il Movimento 5 Stelle cerca di porre un freno al caso dei rimborsi. Gianluigi Paragone ha aperto il classico vaso di Pandora, facendo nomi e cognomi dei 20 grillini che non hanno restituito neanche un euro nel corso del 2019. Tra questi rientra il dimissionario Lorenzo Fioramonti, ma sono in tanti ad essere morosi. A partire da Luigi Di Maio che, come altri 118 parlamentari a 5 Stelle, è rimasto fermo al mese di agosto. Per approfondire leggi anche: Senza Salvini i 5 Stelle non rimborsano più un euro Dopo quanto emerso, il Movimento non ha più potuto far finta di nulla ed è intervenuto ufficialmente con un post sul blog. "A partire dal mese di novembre - si legge - tutti i parlamentari in ritardo con le rendicontazioni e le relative restituzioni sono stati raggiunti da mail, su richiesta dei Probiviri, per ricordare loro gli impegni assunti all'atto della candidatura con il Movimento 5 Stelle". "Questo impegno - continua la comunicazione grillina - oltre a costituire una vera obbligazione giuridica, costituisce anche e soprattutto un impegno morale nei confronti di tutti i cittadini italiani e, in particolare, degli elettori del Movimento 5 Stelle". Quest'ultimo fissa poi la scadenza: "Tutti i parlamentari contattati via mail sono stati invitati a ottemperare agli impegni giuridici e morali assunti entro e non oltre il 31 dicembre 2019. Sono stati anche avvertiti che il mancato tempestivo riscontro a questo invito integra una grave violazione disciplinare per la quale i Probiviri si attiveranno senza indugio. Gli impegni devono essere mantenuti".

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