Repubblica in ginocchio da Conte, il grottesco elogio del premier: "Da burattino a..."
In ginocchio da Giuseppe Conte. A Repubblica chiudono un 2019 schizofrenico con un elogio spassionato (e grottesco) del premier. Tutto merito, ovviamente, dei suoi siluri sparati in diretta contro Matteo Salvini, unica ragion d'essere del sostegno ormai incondizionato del centrosinistra nelle sue varie anime al premier-avvocato. "Fare i conti con Conte", recita secco il titolone in prima pagina del quotidiano diretto da Carlo Verdelli, riferendosi alla conferenza stampa di fine anno del presidente del Consiglio. Ma è a pagina 3 che, con un commento vergato da Francesco Merlo, si raggiunge l'apice: "Da premier burattino a leader popolare, così nasce il contismo". Leggi anche: La manina del big del Pd dietro il gruppo contiano di Fioramonti in Parlamento Non si capisce su quali basi, se non la fiducia cieca, si definisca Conte "popolare", visto che è stato scelto per due volte in base ad accordi parlamentari e non certo per acclamazione degli elettori e soprattutto nei sondaggi sul gradimento dopo il Bis è in discesa. Ancora: "Il suo metodo sfida Andreotti e Moro", azzarda Merlo piegando la storia politica italiana. "Non più vice dei suoi vice (Di Maio e Salvini, ndr), ieri per oltre tre ore ha disegnato la sua identità politica". Resta solo da vedere quanto durerà. Per lui, fino al 2023. Per molti, pochi mesi. Per altri, addirittura poche settimane.