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Emilia Romagna, proiezioni: Bonaccini stacca Borgonzoni. Ma Lega e Fdi superano i partiti di governo

Davide Locano
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I dati delle terze proiezioni Rai, quelle del consorzio Opinio per Bruno Vespa e Porta a Porta, parlano chiaro: l'Emilia Romagna rischia di restare rossa. Si consolida infatti il vantaggio di Stefano Bonaccini, dato al 49,7% contro il 44,7% di Lucia Borgonzoni. Inesistente il M5s, che con Simone Benini viene dato al 3,8 per cento. Un trend emerso sin dagli exit-poll e dai successivi dati. Anche Matteo Salvini, in una anticipatissima conferenza stampa, sembrava aver fiutato l'odore della sconfitta, ricordando come comunque "per la prima volta in 70 in Emilia Romagna c'è stata partita. Sono orgoglioso per quanto fatto, comunque vada", ha aggiunto il leader della Lega, a cui potrebbe non essere riuscita la spallata in grado di far crollare il governo Pd-M5s. Leggi anche: Sardine, ritiro a tempo record dopo il voto in Emilia Romagna In Calabria la partita invece era già chiusa sin dagli exit-poll, confermati dalle proiezioni: stravince il centrodestra. Alla seconda proiezione Swg, Jole Santelli veniva data al 53,7%, contro il 30% raccolto da Filippo Callipo del centrosinistra. Un risultato ampiamente atteso: la partita più importante, infatti, era in Emilia. A consolare Salvini, in caso di sconfitta, i dati relativi ai partiti in Emilia Romagna, anticipati da Porta a Porta con la terza proiezione. La Lega è in lizza per essere primo partito: viene infatti data al 31,7%, davanti al Pd quotato al 31,3 per cento. Benissimo anche Fratelli d'Italia, al 9,7 per cento. Dunque la lista Bonaccini presidente viene data al 5,9%, infine il disastro del M5s, dato come partito al 5,2 per cento. La Lega, insomma, prima forza o seconda per pochissimo distacco nella roccaforte rossa: un risultato che non può essere sottovalutato, né passare in sordina. Ma non solo: Lega e FdI staccano per distacco Pd e M5s. L'Italia, insomma, si riscopre un poco più sovranitsa.

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