Ritorno alle origini

M5s, Manlio Di Stefano guida la fronda del vaffa: "Le mie proposte per gli Stati Generali"

Gabriele Galluccio

Dopo la pittoresca uscita su Matteo Salvini ("avrei votato il Brucaliffo pur di veder perdere quel cazzaro"), Manlio Di Stefano si dà un tono e dai social lancia le sue proposte in vista degli Stati Generali del Movimento 5 Stelle. Il braccio destro di Luigi Di Maio alla Farnesina sembra volere un ritorno alle origini: "Fanc*** a chi cerca di imporci un rinnovato bipolarismo, noi siamo altro e siamo nati con lo scopo di scardinare il sistema. Si può e si deve tornare nelle piazze anche stando al Governo, perché in governi di coalizione è fondamentale creare consapevolezza civica attorno alle battaglie che si combattono". Per approfondire leggi anche: Crimi è già all'angolo Una riscoperta delle origini che per Di Stefano deve essere unita ad una nuova visione: "Abbiamo il dovere di essere sinceri con noi stessi e dirci quali battaglie si possono combattere e quali no, mettendo sul tavolo anche la possibilità che con governi di coalizione tempi e modi possano cambiare drasticamente". Inoltre per il sottosegretario agli Esteri urge una nuova organizzazione: "I due passi compiuti con i facilitatori tematici e locali sono un ottimo punto di partenza, ma ora è tempo di chiudere il cerchio. Serve un organismo capace di trovare la sintesi politica che abbia pieni poteri e quindi piena responsabilità". Da qui parte quindi la proposta di "una sorta di consiglio a sostegno di un capo politico", a patto che "le scelte prese da questo organo saranno totalmente indipendenti da condizionamenti esterni e soprattutto definitive".