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Silvio Berlusconi, il retroscena: "Ha telefonato a Renzi". Giuseppe Conte, azzardo fatale

Giulio Bucchi
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"Giuseppe Conte sulla prescrizione non avrà un voto di Forza Italia". Silvio Berlusconi  lo scorso lunedì ha telefonato a Matteo Renzi per rassicurarlo. La fonte? Autorevolissima e per così dire "interna": Augusto Minzolini, nel suo retroscena sul Giornale. Di fatto, il premier si è condannato a morte da solo: nel tentativo di isolare Italia Viva, vera mina vagante nella maggioranza, si sarebbe sbilanciato troppo andando a chiedere un aiuto addirittura a Gianni Letta, campione moderato e storico braccio destro del Cav. Troppo, anche per lui che della mediazione ha fatto cifra politica e personale.  Leggi anche: Renzi vota con l'opposizione. Mille Proroghe e prescrizione, ora è pre-crisi Aspettarsi il sostegno di Forza Italia s una riforma giudiziaria "manettara" sostenuta dai 5 Stelle, chiosa Minzolini, è un "vero azzardo". E così Renzi, con le spalle coperte, ha potuto continuare a smarcarsi e a picchiare duro, confidando nel blocco parlamentare contrario alla riforma del ministro Alfonso Bonafede. "Volevano stringerci in un angolo - è il commento di Renzi coi suoi, secondo Minzolini - e hanno fallito. Franceschini ha bluffato, io sono andato a vedere il bluff e lui ha preso una botta. Il problema è Conte che deve dimostrare di saper fare il premier. Se tentassero un'altra forzatura con un emendamento sulla legge Costa commetterebbero un altro errore. Avrebbero fatto meglio ad accontentarsi del rinvio dell'introduzione della legge Bonafede".

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