Segnali inequivocabili

Sergio Mattarella, la telefonata di Conte prima del CdM senza Italia Viva: crisi sempre più vicina

Giulio Bucchi

Aria di crisi, entra in gioco Sergio Mattarella. Il premier Giuseppe Conte ha telefonato al presidente della Repubblica dopo che Matteo Renzi ha annunciato al diserzione degli esponenti di Italia Viva al Consiglio dei ministri di giovedì sera. Più che una provocazione, siamo ormai all'atto di sfiducia all'esecutivo o quasi. Sulla prescrizione, insomma, può saltare non solo il ministro della Giustizia grillino Alfonso Bonafede, ma tutto il governo.  Leggi anche: "Sei un premier o un preside? Se vuoi la crisi...". Renzi, sfida finale a Conte Prima di consultarsi con l'uomo del Colle, Conte aveva duramente apostrofato IV, definendola "la maggiore forza d'opposizione" e invitando i renziani, accusati di insultare Bonafede, a "fare chiarezza davanti agli italiani". Renzi, dal canto suo, via Facebook aveva messo Conte spalle al muro: "Se vuole aprire la crisi, la apra". Nel frattempo, il resto della maggioranza composta da Pd, M5s e LeU sigla una intesa per portare il Lodo Conte bis sulla nuova prescrizione e sulla riforma del processo penale: il tema tecnico, ora è capire se farlo con una legge parlamentare o un emendamento. Non cambia però il vero punto della questione, che è tutto politico. E l'assenza "ingiustificata" delle ministre renziane Teresa Bellanova ed Elena Bonetti non permetterà una soluzione, almeno non stasera e non in sedi ufficiali.