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Decadenza, ecco cosa dirà Berlusconi al senato

Berlusconi sta limando il suo intervento prima del voto sulla decadenza. Sarà "politico", ma con un avvertimento ai colleghi...

Matteo Legnani
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Un discorso "politico", dai toni non strillati. Con l'obiettivo di evitare quello che gli storici hanno definito "l'effetto Craxi", riferendosi alle parole che il leader socialista crocifisso da Tangentopoli pronunciò nel suo ultimo discorso in Parlamento. E con gente fuori sia dal Senato, sia da Palazzo Grazioli per impedire di lasciare la piazza al popolo grillino in quello che si annuncia come il giorno più difficile della sua ventura politica. Silvio Berlusconi sta mettendo a punto quanto dirà mercoledì prossimo, 27 novembre, nell'aula di Palazzo Madama, prima del voto a scrutinio palese che ne decreterà con la quasi assoluta certezza la decadenza da senatore. E il sito huffingtonpost.it riporta alcuni passaggi di quello che sarà l'ultimo discorso del cavaliere in Parlamento: “Cacciando me state consegnando voi stessi alla magistratura. Con questo atto vi state assumendo una responsabilità storica, rinunciando a rappresentare la sovranità popolare che si esprime nell'autonomia del Parlamento e limitandovi ad eseguire le decisioni della magistratura. Da questo momento i leader democratici li sceglierà non più il popolo ma i pm”. Ai suoi fedelissimi il Cavaliere avrebbe confidato di voler fare "un discorso che passi alla storia”, lasciando ad altre sedi i consueti strali contro le toghe. Usando parole capaci di non trasmettere nel mondo l'immagine del condannato sconfitto, astioso, prigioniero del rancore. Ma capace di trasmettere l'immagine di un paese che rinuncia alla sua sovranità. E di dare inizio a un nuovo tempo della “battaglia di libertà” iniziata nel '94 contro i nemici di sempre, la sinistra che per Berlusconi oggi come allora usa le procure per eliminare i leader che non batte nelle urne.

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