Palermo: Giacchetti (Iv), 'Fragalà? Galantuomo ucciso per aver spinto mafiosi a collaborare'
Palermo, 27 feb. (Adnkronos) - "Vorrei consegnare all'Aula e al ricordo quello che io ho avuto conoscendo Enzo Fragalà, cioè l'immagine di una straordinaria persona perbene, di una persona che consente di utilizzare delle espressioni che sono ormai desuete, non solo un gentiluomo ma anche un galantuomo. Spesso, quando pensiamo e ragioniamo sui morti per mafia, pensiamo a stragi a cose molto grandi, molto importanti, e magari non abbiamo l'occasione di ricordare anche figure che sono vittime della mafia". Così il deputato di Italia Viva Roberto Giacchetti nel suo discorso a Montecitorio in ricordo di Enzo Fragalà, l'avvocato ucciso a Palermo dieci anni fa. "Dagli atti del processo emerge una cosa tra le altre - aggiunge - sembra che una delle cose negative, secondo chi lo ha ucciso, fatte da Fragalà sia stata quella di indirizzare i suoi clienti verso un'apertura nei confronti della magistratura, cioè di collaborare con la magistratura. Questo, secondo me, ne nobilita anche la persona, rispetto a quello che ha sempre pensato delle istituzioni, del vivere in questo Paese e anche del suo essere una persona perbene e un galantuomo. Forse - ha concluso - quando continuiamo a sentire parlare di casta riferito a chi è stato qui dentro, forse ogni tanto ci si potrebbe fermare a pensare che questo parlamento ha consentito anche al Paese il servizio di tante persone perbene, galantuomini, che non necessariamente fanno parte della casta".