Berlusconi: "I magistrati vogliono scalare il potere, mi ricordano le Br"

Andrea Tempestini

Nasce la nuova Forza Italia. Alcune caselle devono ancora essere riempite, certi ruoli sono ancora da definire. Di sicuro, tutto ruota attorno a Silvio Berlusconi, che apre i lavori della riunione dei gruppi parlamentari del partito, riuniti nella sede di San Lorenzo in Lucina. Il Cavaliere esordisce ricordando che "siamo un grande gruppo, possiamo fare un lavoro a difesa della libertà. Ora dobbiamo toglierci dalla Casta e lottare per la libertà". Berlusconi torna poi sulla decadenza, sottolineando che "nessuno all'estero riesce a spiegarsela". "E' stato un vero colpo di Stato", ha aggiunto ribadendo le dichiarazioni rilasciate a caldo lo scorso 27 novembre, il giorno in cui fu impallinato a Palazzo Madama. Una premessa con cui mettere nel mirino le toghe, bersaglio di un nuovo attacco, proprio come Angelino Alfano e gli "strappisti" di Ndc. Contro le toghe - La rabbia del Cav si sfoga contro le , contro la sinistra. L'affondo arriva quando il leader ripercorre le tappe dalla nascita di Forza Italia ad oggi: "Le tesi estremiste non fanno bene al Paese. Ricordiamoci come si arrivà alla nascita delle Brigate Rosse. Al confronto - ha chiosato - la P2 era un'accolita di illusi, mentre questi - avrebbe detto riferendosi a Magistratura democratica - si sono riorganizzati per scalare il potere". E ancora: "E' dai tempi di Togliatti che hanno imparato a presidiare tutto, dalla scuola alla giustizia". Poi, però, in un comincato di Forza Italia arriva la smentita: "Le frasi riportate dalle agenzie di stampa, specie quelle inerenti a Magistratura Democratica, attribuite al presidente Silvio Berlusconi, non corrispondono affatto alle sue dichiarazioni davanti ai parlamentari di Forza Italia". L'ex premier, comunque, ha spiegato che "non è bello andare a dormire col pensiero e la paura che l'indomani mattina presto si presentano alla tua porta dei carabinieri che, dispiaciuti, mi chiedono di seguirli a San Vittore". Il leader teme che l'assedio delle toghe si possa concludere con una richiesta d'arresto. L'immunità - Nel passaggio del discorso contro le toghe, Berlusconi ha detto: "E' ormai sotto gli occhi di tutti che una parte della magistratura interviene sistematicamente nella vita politica e nelle istituzioni. La magistratura calpesta lo stato di diritto ed è diventata partito politico". Un rimedio a questa stortura ci sarebbe, "l'articolo 68 della Costituzione sull'immunità parlamentare che garantiva il lavoro del Parlamento", ricorda Berlusconi. "La magistratura non interveniva in politica e nelle istituzioni". E ancora: "La giustizia non è un problema solo di Silvio Berlusconi, ma riguarda tutti i cittadini. Io posso difendermi, ma tanti cittadini non possono farlo. Mi accusano di occuparmi solo dei miei guai e di non rispettare le sentenze, ma quanto sta accadendo è la dimostrazione che in Italia la magistratura è fuori controllo". "Vinceremo ancora" - Dopo aver chiuso la lunga parentesi sulla giustizia, Berlusconi suona la carica: "Garantiamo agli italiani che non ci saranno patrimoniali", ha rimarcato, confermando di fatto che per Forza Italia la campagna elettorale è già aperta. "Torneremo a vincere le elezioni - ha scandito Silvio -, preparatevi alla prossima vittoria di cui sarete protagonisti". Quindi il leader ha anticipato che "se ci sarà il ritorno al Mattarellum, Forza Italia potrebbe correre da sola alle elezioni". E ancora: "Se lavoriamo bene, a Natale saremo ancora più su nei sondaggi". Nessuna indicazione però sui futuri assetti organizzativi del partito, né sulla "cabina di comando". Il Cav si è limitato a confermare la candidatura a tutti, garantendo anche "una progressione", visto che con il divorzio dagli alfaniani si liberano delle posizioni in vetta. Contro i "traditori" - Nel lungo intervento di Berlusconi, un passaggio è tutto per Nuovo Centrodestra e l'ex delfino, Angelino Alfano. Anche in questo caso i toni sono tutt'altro che concilianti: "Come possono pensare quelli di Nuovo Centrodestra - chiede il Cav - di poter continuare a collaborare con il Pd, visto che la sinistra ha decretato la mia morte politica? La gente - ha aggiunto - li ha già giudicati per quelli che sono". E "quello che sono", il Cavaliere, lo dice nella frase successiva: "Quelli di Nuovo Centrodestra hanno tradito gli elettori. Noi invece non lo faremo mai. Siamo orgogliosi di essere leali ai nostri elettori e ai nostri valori e ai nostri programmi". Ma Berlusconi chiede poi ai suoi di non polemizzare in tv con gli alfaniani, "perché con i litigi non si va da nessuna parte e perché così si danneggia l'immagine del centrodestra".