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Lazio, il M5S contrario al taglio delle poltrone

Il M5s del Lazio contrario a un risparmio di 3 milioni di euro l'anno: ostruzionismo contro la sforbiciata

Roberto Procaccini
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All'ultimo passaggio in Consiglio regionale, quando la giunta guidata dal democratico Nicola Zingaretti può assestare un colpo alla spesa pubblica accorpando società, tagliando poltrone e risparmiando soldi, il Movimento 5 stelle dice no. Già, la truppa grillina nel parlamentino laziale ha aperto un fuoco di sbarramento di circa mille emendamenti (altri 300 ne hanno presentati gli storaciani de La Destra) contro la proposta di accorpamento di cinque società controllate da Sviluppo Lazio. Il risparmio per le casse dello Stato sarebbe di 32 poltrone e 3 milioni di euro l'anno, calcola Sergio Rizzo sul Corriere della Sera. Non male per una Regione che la corte dei Conti vede sulla via del fallimento, o no? Invece il Movimento 5 stelle annuncia battaglia: consumerà il governo regionale con l'ostruzionismo in consiglio. I grillini, si legge sulle loro pagine Facebook, non vedono di buon'occhio la manovra di Zingaretti, reo di voler gestire da solo (e non nel parlamentino) l'accorpamento delle società. "Facciamo tre proposte - con mille emendamenti - di buon senso", dicono. Intanto Sviluppo Lazio, che ha in pancia 76 pacchetti azionari, tra i quali diversi doppioni, un rapporto sbilanciato tra dirigenti e dipendenti e costi fuori mercato, rimane al suo posto.

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