L'ammucchiata

Bondi: "Sì alle unioni civili, basta con il bigottismo"

Andrea Tempestini

In Italia sta per arrivare il primo "sì" alle nozze gay. In commissione Giustizia del Senato, come spiega Franco Bechis su Libero di giovedì 19 dicembre, il blitz è già stato compiuto. Ad orchestrarlo il Partito democratico e il Movimento 5 Stelle. I due partiti hanno trovato un accordo per accantonare le unioni civili e passare all'esame dei matrimoni omosessuali. Una sorta di corsia preferenziale per introdurre anche in Italia i matrimoni gay. Una svolta a cui è seguita l'ira di Nuovo centrodestra, secondo cui "quelle norme sono incostituzionali" (leggi l'approfondimento su Libero in edicola giovedì 19 dicembre). Il "sì" di Bondi" - Ed è in questo contesto che arriva il "sì" di Sandro Bondi. L'esponente di Forza Italia, intervistato da La Stampa, ribadisce il suo pensiero: "Dico sì alle unioni civili. L'Italia - spiega - ha bisogno di un soffio di modernizzazione e libertà. Per questo anche noi cattolici dobbiamo liberarci di un certo bigottismo che rischia di immiserire il valore delle idee". Il senatore azzurro spiega: "La penso come Renzi, il modello è quello tedesco", ossia "un istituto che pur non essendo equiparabile al matrimonio ne prevede gli stessi diritti". Bondi poi spiega: "Dentro Forza Italia le mie posizioni sono diffuse, ma faticano ad emergere. Un movimento liberale e riformista deve evolversi verso posizioni sempre più aperte e mature".