Alta tensione

Pd, guerra sui conti, i renziani: "Serve chiarezza sul bilancio"

Ignazio Stagno

Alta tensione in casa Pd dove, a quanto pare, si fa fatica a tenere i conti in pari. Secondo un articolo apparso ieri, domenica 29 dicembre, sul Corriere, il bilancio del Nazareno sarebbe in rosso per spese pazze su consulenze, investimenti pubblicitari e affissioni. Non dev’essere stato piacevole per Francesco Bonifazi, neo tesoriere renziano, spulciare il bilancio del Partito Democratico. Anche per questo, come ha raccontato ieri il Corriere della Sera , avrebbe intenzione di affidare a un gruppo di professionisti una due diligence per verificare contratti e rapporti bancari . Pd spaccato sui conti -  L'ex tesoriere del Pd Antonio Misiani ha subito replicato con una lettera al Corriere respingendo tutte le accuse mosse da via Solferino. Ma il partito adesso è spaccato sui conti. Michele Anzaldi un deputato renziano e dipendente del Pd: "Bisogna stare attenti a non fare di tutta un’erba un fascio, anche perché al Nazareno molti lavorano e sodo. Ma se è vero quello che emerge dall’articolo, è gravissimo. Ma come, si va verso tempi difficili con il taglio al finanziamento, stai per dichiarare fallimento e chi se ne va fa trovare a chi arriva le casse vuote? Assume persone come dirigenti e le fa diventare deputati un mese dopo? Ma se è così, è un’azione di guerra, hanno messo le mine sulla pelle dei dipendenti che lavorano davvero e fanno sacrifici. Abbiamo fatto un lavoro immenso per unificare Ds e Margherita e poi arriva questa mazzata". Pippo Civati chiede chiarezza: "Sono temi delicati e bisogna avere tutti gli elementi prima di giudicare. Per questo mi piacerebbe, senza drammi, che ci fosse una direzione nazionale per parlarne. E per proporre, per esempio, un bilancio consolidato di tutto il gruppo, che comprenda federazioni e unioni regionali".  "Tutto in regola" - A difesa della gestione Misiani invece si schiera Stefano Di Traglia, già portavoce dell’ex segretario Pd Pier Luigi Bersani: "In questi anni abbiamo solo tagliato risorse. E Bersani aveva dato ordine al tesoriere Misiani che nessuno del suo staff fosse assunto. La campagna elettorale del 2013 è stata tagliata di oltre il 30 per cento rispetto al 2008. Con risultati migliori, peraltro". Nico Stumpo, responsabile dell’organizzazione nell’era bersaniana, non ha dubbi: "Una cosa di cui sono convinto è la limpidezza dei conti".