I renziani a Letta: "Non andare a Sochi". Il premier: "Penso alle Olimpiadi di Roma 2024"
Appello di 5 senatori del Pd: "Bisogna boicottare l'inaugurazione, vengono prima i diritti gay". Enrico non ci sente: "Vado, dobbiamo far marciare la candidatura"
"Crediamo moltissimo nella candidatura di Roma per le Olimpiadi del 2024", per questo "bisogna essere a Sochi per far marciare la candidatura". Enrico Letta risponde così alla richiesta di alcuni senatori renziani del Pd di non andare all'inaugurazione delle Olimpiadi invernali russe al via venerdì 7 febbraio. "I principali leader europei non andranno all'inaugurazione delle Olimpiadi di Sochi, incomprensibile che l'Italia partecipi al massimo livello - scrivono in una nota Isabella De Monte, Nadia Ginetti, Mario Morgoni, Claudio Moscardelli e Francesco Scalia -. Non si contrasta certo così la politica discriminatoria nei confronti di gay e minoranze perpetuata da Putin". Secondo i senatori democratici, Letta non dovrebbe presenziare all'inaugurazione dei Giochi, anche perché l'Italia sta per assumere la guida del semestre europeo. "Il rispetto dei diritti civili - ricordano - è una battaglia che riguarda le nostre stesse radici culturali, abbandonarla per ottenere l'appoggio russo alla candidatura di Roma nel 2024 è sbagliato". Ma Letta non ci sente e tira dritto. E anzi approfitta del viaggio in Qatar per tessere alleanze decisive anche per la sponsorizzazione della candidatura romana, come spiega lo stesso premier: "Il Qatar, che ospiterà i mondiali (di calcio nel 2022, ndr) avrà un ruolo importante".