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Svizzera: Ambrosoli, nella Ue siamo tutti frontalieri

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Milano, 10 feb. - (Adnkronos) - "Chi voleva costruire muri in Lombardia, il muro del Nord adesso se lo trova in Canton Ticino. E a farne le spese sono le migliaia di frontalieri che bisogna trovare il modo di tutelare". Così ha dichiarato Umberto Ambrosoli, dopo i risultati del referendum svizzero sull'immigrazione e che penalizza soprattutto i frontalieri. Il leader del Patto Civico in un tweet pubblicato appena noti i risultati, aveva già commentato la paradossale situazione in cui si trova la Lega: "E ora, vittime del populismo di anni di slogan tipo "padroni a casa nostra", sono purtroppo tanti italiani del nord, mal difesi da chi ...ha sempre urlato proprio quegli slogan". "E pensare - prosegue Ambrosoli - che in Regione si era voluto creare una apposita commissione consiliare per i Rapporti con la Svizzera, proprio per favorire il confronto col Canton Ticino e con la Confederazione Svizzera. Ma evidentemente la strada da percorrere è un'altra: è quella faticosa e paziente dell'integrazione, che dà i suoi frutti soltanto se sostenuta da posizioni politiche coerenti e da valori che sappiano indicare un futuro di libertà e di pari opportunità per ogni uomo e donna. Altro che riproporre in Italia lo stesso infelice referendum svizzero, come vorrebbe fare la Lega di Salvini". Per Ambrosoli, "con i populismi non si va molto avanti: i lavoratori frontalieri sono i primi a farne le spese, ma alla fine si finisce col mettere l'uno contro l'altro, uomini e Stati. A furia di minacciare la costruzione di muri in casa propria è molto difficile poi scavalcare i muri degli altri. Non possiamo permettere che questo accada nell'Unione Europea. E in attesa che Bruxelles se ne occupi, già il nostro governo potrebbe intervenire negli accordi bilaterali tra Italia e Svizzera".

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