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Il patto della bicicletta: ecco come Prodi e Renzi si sono spartiti Colle e governo

Ignazio Stagno
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Romano Prodi e Matteo Renzi sono amici da tempo. Ora i due fanno blocco comune per conquistare due poltrone: quella di palazzo Chigi e quellla del Colle. Romano è certamente deluso dallo sgambetto dei 101 franchi tiratori che lo azzopparono mentre andava verso il Quirinale, Matteo invece scalpita per prendersi il trono di palazzo Chigi. Le rivelazioni di Alan Friedman che ha di fatto smacherato un golpe bianco alle spalle del Cav preparato da Napolitano e Monti nell'estate del 2011, hanno fatto precipitare la situazione. E così proprio Romano Prodi è tra i testimoni chiave della tesi di Friedman. L'altro grande accusatore di Re Giorgio è l'ingegnere De Benedetti editore della Pravda di Renzi, la Repubblica. Il patto della bicicletta - Nessuno lo dice, ma l'impressione è che lo sgambetto a Napolitano abbia una chiara matrice di sinistra. Renzi e Prodi sono amici da tempo e in bicicletta i due hanno sempre viaggiato insieme. Lunghe pedalate in cui il Prof e Matteo si sono di fatto spartiti la torta: Renzi al governo fino al 2018 senza passare dal voto e Prodi al Quirinale fino al 2021. Il segretario Pd sente che l'inconcludenza di Letta gli fa perdere credibilità di giorno in giorno ma non ci sta a sostituirlo per soli 12 mesi, se deve fare la mossa di D'Alema (a Palazzo Chigi senza il voto) deve valerne la pena e avere una prospettiva di 4 anni. Prodi dalla sua parte annusa già l'aria del Colle e così i due in queste ore si scalda a bordo campo pronto ad arrivare in parata con Renzi nella stanze del Palazzo. Ormai il voto degli italiani non conta più. Basta solo una pedalata per decidere il futuro (horror) del Paese. 

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