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Renzi, solo un italiano su sette lo vuole al governo

Matteo Legnani
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Non c'è solo la base del Pd, arrabbiata per il voltafaccia di un Renzi che appena qualche settimana fa dichiarava di non essere interessato ad andare a Palazzo Chigi. C'è anche il resto del Paese, quello che magari nemmeno vota Pd, e che non capisce il perchè di una staffetta della quale non si vede il motivo nè l'approdo finale. E che, invece, preferirebbe andare al voto per evitare di vedere al governo il terzo premier consecutivo non legittimato dal voto popolare. Secondo un sondaggio dell'Istituto Piepoli svolto lo scorso 10 febbraio (quando già le intenzioni di Renzi si erano svelate in tutta chiarezza), il 39% degli intervistati vorrebbe le elezioni a primavera. Una percentuale molto simile (il 34%) vorrebbe invece che il governo Letta procedesse fino alla sua scadenza "fisiologica", che era stata prevista a fine 2014, cioè fino al termine del semestre italiano di presidenza dell'Unione europea, per poi andare a elezioni all'inizio del 2015. Vorrebbe, cioè, questo terzo di intervistati, che per una volta le promesse e gli impegni presi dalla classe politica italiana venissero mantenuti. Un 13% del campione del sondaggio Piepoli non esrpime opinione, probabilmente confuso da una situazione paradossale in cui un esponente Pd prende il posto di un altro esponente Pd alla guida di un governo che godrebbe della stessa, risicata, maggioranza del precedente. Ma si tratta comunque di una percentuale assai inferiore a quella di indecisi che puntualmente ogni sondaggio politico individua negli ultimi anni. E poi c'è la percentuale di coloro che si dichiarano favorevoli a che Matteo Renzi formi un nuovo governo: appena il 14%, cioè circa uno su sette. A confronto, il 24% di italiani che secondo l'ultimo sondaggio di mentana avrebbero fiducia in Enrico Letta, appaiono come una vera e propria folla. Ma si sa, il Pd è specializzato  nel fare ciò che la gente non vuole.

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