In cerca di poltrona

Prodi: "Auguri a Renzi, è lui il cambiamento"

Ignazio Stagno

Romano Prodi mette il cappello sul nuovo governo Renzi. "Mortadella" ha fretta di vedere il rottamatore a palazzo Chigi. Sa già che con il sindaco al governo lui può prepararsi per la successione di Napolitano. Così manda un messaggio a Metteo: "E' un cambiamento. Lo sto guardando con molta attenzione, con molta curiosità. Sono obbligato e lo faccio molto volentieri, gli faccio tanti auguri, ecco". Poi parla della "rottamazione" di Renzi e anche lui, il Prof, vuole indossare la maschera del rinnovamento: "Si parla del nuovo che avanza. Come deve essere il nuovo? Il nuovo non è mica una questione di età. Il nuovo è sapere cosa succede al mondo. Il nuovo è capire che non è più un gioco di province, il nostro. E' una sfida mortale". Poi aggiunge: "Mi sento più curioso, più attento e c' è anche un'attesa, ecco: un'attesa. La tranquillità è un'altra cosa. Viene dopo che si sono sperimentate le cose...". Infine detta il programma a Renzi: "C'è bisogno di aver il senso della velocità con cui le cose vanno nel mondo, che noi non abbiamo. Cioè -spiega Prodi- abbiamo quest'idea che in fondo possediamo una cultura, un passato, che siamo più bravi degli altri, mentre invece la sfida è durissima. Qui ci deve essere una serie di procedure, di leggi, per cui ci sono persone che decidono e non c'è bisogno che quarantamila persone insieme decidano, non c'è bisogno che per fare una cosa ci debba essere la regione, il comune, la provincia, lo stato. Cosa voglio dire? decidere è uguale a res-pon-sa-bi-li-tà del singolo".