Pd: assessore Comune Palermo, in citta' partito discrimina immigrati
Palermo, 16 feb. - (Adnkronos) - A Palermo il Pd discrimina gli immigrati. A poche ore dall'apertura dei seggi per l'elezione del nuovo segretario regionale del Partito democratico in Sicilia e dei 180 componenti l'Assemblea regionale, le prime polemiche investono le primarie siciliane. Ad innescarle è Giusto Catania, dirigente di Rifondazione Comunista ed assessore alla Partecipazione e Migrazione del Comune di Palermo. "Spiace constatare - dice - che il Pd, nel suo momento più alto di partecipazione, pratica delle scelte che evidenziano, probabilmente in modo inconscio, una pulsione discriminatoria". Catania punta il dito contro la decisione del partito di riservare a Palermo un solo seggio per il voto degli immigrati extracomunitari. "Una sorta di riserva indiana - denuncia l'assessore alla Partecipazione - dove concentrare gli emarginati, evidenziando il fatto che per il Pd il voto agli immigrati è una sorta di concessione di un favore, funzionale alle dinamiche interne, e non il riconoscimento del diritto negato alla partecipazione politica". Di più. Perché per Catania la concentrazione degli immigrati extracomunitari in un solo seggio favorisce "il controllo sociale e democratico" ed è "in palese contrasto col principio della segretezza del voto". Una vicenda "spiacevole" che per Catania spiega perché il Pd, che "è al governo del Paese da anni, favorisce il voto agli immigrati solo per decidere gli apparati di partito, mentre continua a non mettere all'ordine del giorno del Parlamento una legge che favorisca la rappresentanza politica degli stranieri residenti". "Non andrò a votare alle primarie - conclude Catania - semplicemente perché non sono elettore del Pd, ma qualora lo fossi questa vicenda mi avrebbe indotto a rimanere a casa".