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Sicilia: Cgil, su province si rischia riforma mostro senza citta' metropolitane

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Palermo, 20 feb. - (Adnkronos) - "La cancellazione delle città metropolitane di Palermo, Catania e Messina rischia di produrre gravi danni alle aree interessate e di fatto fa cadere l'impalcatura della riforma delle Province: il Governo deve dire subito con chiarezza come intende fare fronte alla falla che si è creata". A lanciare l'allarme, dopo il ko del Governo targato Rosario Crocetta in Aula all'Assemblea regionale siciliana proprio sul tema cardine della riforma delle province all'esame di Sala d'Ercole, sono il leader della Cgil Sicilia, Michele Pagliaro, e i segretari delle Camere del lavoro di Palermo, Catania e Messina, Maurizio Calà, Angelo Villari e Lillo Oceano. Gli esponenti della Cgil chiedono anche ai sindaci delle tre città in questione di assumere "una posizione formale" nei confronti del Governo e dell'Ars, unendosi al sindacato nel chiedere di riproporre e varare l'articolo che istituisce le tre città metropolitane. Per gli esponenti della Cgil il rischio è quello di "partorire una riforma mostro", che renderà "ingovernabile il territorio dei principali comuni della Sicilia, che anziché benefici avrebbero solo svantaggi da questa riforma istituzionale". "Non istituire le città metropolitane in aree che rappresentano il 50% della popolazione siciliana - specificano - significa far venir meno le opportunità legate alle economie di scala, ma anche rendere impossibile per mancanza di presupposti giuridici l'accesso ai Fondi che la nuova programmazione europea assegnerà alle città metropolitane". Per Pagliaro, Calà, Villari ed Oceano è "una situazione paradossale alla quale occorre responsabilmente porre rimedio, trovando gli opportuni accordi politici per varare quanto prima e nel modo più corretto e una riforma importante per la Sicilia".

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