Il malore di Silvio Berlusconi ha mandato nel panico Forza Italia e i dirigenti più vicini al Cav. Che sanno benissimo come con un leader a mezzo servizio per motivi (seri) di salute non si possa sperare nel miracolo. Per fare bene il 26 maggio alle elezioni europee serve un Berlusconi in formissima e con il dono dell'ubiquità, in tv, in radio, nelle piazze, nei teatri e sui social. L'obbligo di centellinarle le presenze, nonostante la sua voglia di trainare ancora una volta il partito, rischia invece di ridimensionare drasticamente le aspettative. Leggi anche: "Cosa vuole fare senza il Cav". D'Alimonte svela la strategia di Salvini sul voto L'ex premier in prima fila vale, secondo molti sondaggisti, ancora un 5% in più. Un Berlusconi dimezzato, se non addirittura ai box, sarebbe come ricorda Dagospia la mazzata finale su una Forza Italia già pesantemente in crisi interna. "Gli ultimi sondaggi non sono affatto rassicuranti - ricorda il sito fondato da Roberto D'Agostino -: Forza Italia è ormai stabilmente al di sotto della soglia di sicurezza del 10%". E tra i fedelissimi del leader azzurro la voce che gira in queste ore è di un partito che alle europee possa finire "addirittura poco sopra il 5%". Se ciò accadesse, ovviamente, "per Forza Italia sarebbe la fine: si aprirebbe la definitiva resa dei conti all'interno del partito".