CATEGORIE

Sergio Mattarella, l'indiscrezione: sì a un governo Lega-M5s, a patto che non si ritorni alle urne a ottobre

di Andrea Tempestini domenica 18 marzo 2018

2' di lettura

Le evidenze degli ultimi giorni, o meglio delle ultime ore, parlano chiaro: un governo Lega-M5s sembra possibile. Nette le aperture reciproche. Aperture di cui, stando a un retroscena de La Stampa, starebbe prendendo atto anche Sergio Mattarella, il capo dello Stato che - sempre secondo indiscrezioni dal Qurinale - preferirebbe un esecutivo in cui venisse in un qualche modo coinvolto il Pd. Ma ora, come detto, il presidente della Repubblica è costretto dalla realtà dei fatti a prendere in considerazione l'ipotesi di un ticket tra Matteo Salvini e Luigi Di Maio (soluzione che porterebbe alla rottura nel centrodestra con Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni). Leggi anche: Governo da incubo: al Colle si aggira lo spettro di un tecnico Chi frequenta il Quirinale, ora, assicura che l'apertura è massima: non ci sarebbero nomi o alleanze contro le quali Mattarella si metterebbe di traverso, ovviamente a patto che ci siano i numeri e che il progetto sia solido. Nessun veto, dunque, neppure a un'intesa Lega-M5s. Ma ci sono anche altre condizioni che andrebbero rispettate. La prima, un altissimo tasso di serietà. E come la si misura? Presto detto: deve essere presentata una maggioranza solida; dunque deve essere sottoposto un preciso programma politico condiviso; infine, dovrebbe anche essere avanzata un'ipotesi di struttura ministeriale. Ma, soprattutto, a Salvini e Di Maio, Mattarella porrebbe un'altra condizione ben precisa ed ineludibile: i leader devono impegnarsi a non tornare alle urne ad ottobre. Le ipotesi di un governo-flash, assicurano dal Colle, non è contemplata da Mattarella. Insomma, un pacchetto che propone una nuova riforma elettorale e dunque il ritorno alle urne verrebbe rispedito al mittente. A queste condizioni, insomma, il capo dello Stato darebbe il compito di governare a leghisti e grillini. Per certo, le consultazioni che nel migliore dei casi inizieranno dal prossimo 3 aprile, saranno molto, molto lunghe.

tag
sergio mattarella
m5s
lega
matteo salvini
luigi di maio
silvio berlusconi
giorgia meloni

Toghe scatenate contro la politica

Lo storico direttore di Studio Aperto e Tg4 Emilio Fede si racconta: "I miei 94 anni tra scoop, fuorionda, il Cav e un imperatore"

A spada tratta con le toghe Schlein tocca il fondo contro Meloni: "Ma quando mai si è vista?"

Ti potrebbero interessare

Toghe scatenate contro la politica

Daniele Capezzone

Emilio Fede si racconta: "I miei 94 anni tra scoop, fuorionda, il Cav e un imperatore"

Alessandro Dell'Orto

Schlein tocca il fondo contro Meloni: "Ma quando mai si è vista?"

Opern Arms, la clamorosa risposta del popolo della Lega alle toghe di Palermo

La Cisl silura la Cgil e l'unità sindacale: "Basta ideologia e slogan"

L’unità sindacale va in soffitta. A colpi di bordate micidiali. Al termine della quattro giorni congressua...
Sandro Iacometti

Sala, il Pd alza la posta per arginare Conte e M5s

È stato un sabato di riflessione e di silenzio per il Pd. Anche se costellato da riunioni (soprattutto a Milano) ...
Elisa Calessi

Beppe Sala è all'ultimo stadio: quando può saltare

È barricato nella sua casa in zona Risorgimento, latitudini chic appena fuori dall’Area C, Beppe Sala. Rifl...
Massimo Sanvito

Sergio Ramelli "picchiatore neofascista. Solo per caso..": l'ultima verogna a sinistra

L'odio politico continua a colpire, anche 50 anni dopo. Diventa un caso la vergognosa uscita di Luigi Borasio, ex si...