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Servizio Pubblico flop: 7 per cento di share

Il "teletribuno" precipita al 7 per cento di share. All'orizzonte un 2014 nero. Quando a Servizio Pubblico si parla di crisi e non si sputtana Silvio, i fan di Santoro cambiano canale
di Ignazio Stagno domenica 12 gennaio 2014

2' di lettura

Se si potesse tornare a quel 10 gennaio del 2013 quando il Cav portò la corazzata di Servizio Pubblico al 33 per cento di share, Santoro firmerebbe col sangue. Già perchè da quel picco storico, quasi come fosse una semifinale dei mondiali, Santoro non si è più ripreso. Il suo programma ha sempre viaggiato intorno ad una media del 13 per cento di share per tutto l'anno appena trascorso. Per carità numeri di tutto rispetto, ma di certo ben lontani da quel picco quasi irripetibile. Ma a far tremare Santoro è l'inizio di questo 2014. Gennaio si apre con un buco nero nello share. La prima puntata di questo 2014 di Servizio Pubblico fa registrare un 7,8 per cento di share che ha di certo mandato in tilt Santoro, la Innocenzi e Travaglio. No Cav, no share - Il motivo del crollo? Semplice: per una volta in studio non si sputtanava il Cav. Niente Bonev parlanti o arringhe travagline. Per una volta Servizio Pubblico si è occupato della crisi economica. Servizi e approfondimenti sui numeri impietosi della recessione che attraversa il Paese. In studio a commentare i dati in studio c'erano Federico Rampini di Repubblica e Renato Brunetta. Voci di certo competenti in materia. Ma a quanto pare senza Cav e senza olgettine e soprattutto senza le confessioni-balla della Bonev Servizio Pubblico non decolla. Santoro probabilmente ha capito che il suo destino televisivo è legato a quello politico del Cav. Se Silvio va in fuorigioco ci va pure Michele. Paradossalmente pure Santoro deve sperare in un election day a maggio. Se il Cav e Forza Italia tornano alle urne allora pure la macchina santorina riparte. Altrimenti tra Letta-Saccomanni e brodini di governo delle figuracce per Michele è dura. Quel 7 per cento di share pesa. E questa volta su facebook almeno ci siamo risparmiati la solita esultanza della Innocenzi che dopo ogni puntanta è solita scrivere: "13 per cento di share, un successo". Ecco stavolta sulla sua bacheca ha trionfato il silenzio. 

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