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Gregoretti, l'ex M5s De Falco decisivo in Giunta: partita a poker sul filo del regolamento, Salvini fregato?

di Giulio Bucchi domenica 26 gennaio 2020
2' di lettura

Una partita di poker sulla Gregoretti, è l'asso potrebbe essere calato da Gregorio De Falco, ex M5s. Matteo Salvini, dal palco di Cattolica, ha annunciato che chiederà alla Lega di votare in Giunta per l'Immunità del Senato, oggi, per mandarlo a processo. "Ormai è diventata una barzelletta che va avanti da anni, così la chiariamo una volta per tutte. Portatemi in Tribunale e sarà un processo contro il popolo italiano, e ci portino tutti in Tribunale". Dietro lo slogan elettorale, c'è una mossa strategica sul filo del regolamento. La maggioranza, infatti, ha fatto di tutto per far slittare il voto in Giunta dopo le regionali del 26 gennaio, per non fornirgli la formidabile arma in campagna elettorale da "vittima di un processo politico".  Dopo il blitz della minoranza in Giunta per il Regolamento di venerdì, che ha invece fissato il voto per il 20, la maggioranza potrebbe decidere di disertare la Giunta per le Immunità chiamata a decidere su Salvini alle ore 17. Una farsa tra cavilli, distinguo e retromarce. Il Pd in blocco, spinto dal senatore Andrea Marcucci, preme per l'assenza in Giunta. Fratelli d'Italia e Forza Italia, fino a qualche ora fa, erano convinti di votare e votare no al processo. Pallottoliere alla mano, se i dodici della maggioranza, escluso Durnwalder, che potrebbe non essere presente oggi in Giunta per motivi personali, non si dovessero presentare, si potrebbe avere un voto con i 5 leghisti che potrebbero dire "no" alla relazione Gasparri (che chiede l'immunità per l'ex ministro degli Interni), a fronte di 5 voti (4 di Fi e uno di Fdi) a favore del "sì".  Nel video di Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev, la grillina Floridia: "Salvini agì da solo, ora fa solo propaganda"

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