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Giorgia Meloni, le cinque virtù dietro la sua crescita: perché vale il 13%

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Da quando è venuto alla luce, nel dicembre del 2012, il partito presieduto da Giorgia Meloni, Fratelli d' Italia, si è sempre dedicato ad una serrata e tenace opposizione, prima al governo Monti, poi a quello Letta, in seguito a quelli Renzi e Gentiloni, infine ai governi Conte, sia il gialloverde che il giallorosso.

Questo fa di Meloni non una semplice politica, bensì una guerriera, tempratasi e forgiatasi sul campo di battaglia. La signora dei miracoli, sottovalutata da tutti se non addirittura derisa in quanto considerata leaderina di un partitino che non avrebbe mai potuto competere con i grandi (oggi allo sfascio) e perciò privo di peso negoziale, è riuscita a portare il suo marchio al 13% (alle elezioni del marzo 2018 FdI aveva ottenuto il 4.4% delle preferenze), stando agli ultimi sondaggi sulle intenzioni di voto. Tutti coloro che non le hanno dato fiducia hanno dovuto ben presto rimpiangerlo: romani inclusi, i quali, avendo preferito Virginia Raggi nel ruolo di sindaco della capitale, ogni dì hanno di che pentirsene tra alberi che crollano, strade piene di buche, autobus che bruciano, rifiuti in ogni angolo e metropolitane fuori servizio.

Suo padre è di Cagliari, la madre di Messina, Giorgia invece è romanaccia de Roma, quartiere Garbatella. Ragazza forte, sanguigna, tutta d' un pezzo, Meloni non le manda a dire, le sputa dritto in faccia a chiunque e non riesce mai a nessuno di coglierla impreparata. Ma quali sono le profonde ragioni del clamoroso successo che l' ha condotta ad essere persino inserita dal quotidiano britannico The Times tra le venti personalità che potrebbero cambiare il mondo nel 2020? Sono cinque i punti di forza salienti del presidente di Fratelli d' Italia, caratteristiche peculiari che la distinguono da tutti gli altri leader di partito italiani, a destra e a manca. 1. Innanzitutto Giorgia non è l' ennesimo uomo che aspiri a governare il Paese, bensì la prima donna che punta a rimettere a posto la sua patria, l' Italia, e che, allo stesso tempo, possiede tutte le carte in regola per riuscire in questa titanica impresa.

Peraltro negli ultimi anni la collettività intera è diventata più consapevole riguardo l' importanza di valorizzare e fare spazio al capitale umano femminile in ogni ambito, non solo quello politico. Le signore trasmettono maggiore fiducia, sono spesso più preparate, oneste, solidali e rispettose della parola data.
2. Ed è appunto questa la seconda qualità vincente di Giorgia: è coerente. Ella dice ciò che pensa e fa ciò che dice. Se proclama "No agli inciuci", gli italiani sanno - poiché Meloni lo ha già ampiamente dimostrato - che non troveranno mai la leader di Fratelli d' Italia al tavolo di lavoro o da pranzo con Matteo Renzi o Luigi Di Maio. La politica è negoziato, compromesso, tuttavia Giorgia non è disposta a calpestare i suoi valori pur di ritagliarsi una bella poltroncina da ministro. Si farebbe schifo da sola.

3. Nonostante venga definita dalla stampa di sinistra "reginetta di Coattonia", Meloni, la quale si dedica anima e cuore alla cosa pubblica da quando era fanciulla, è più istituzionale di tanti altri colleghi, incluso Di Maio, il quale, sebbene indossi la cravatta e si sforzi (invano) di parlare in maniera corretta ed appropriata, risulta sempre poco credibile nella veste di ministro o di leader. Giorgia adopera la lingua inglese alla perfezione ed è in grado di misurarsi con personaggi politici del palcoscenico internazionale senza mai farci sfigurare, tutt' altro.

Inoltre, ella ha una straordinaria capacità di argomentare con chiarezza il suo punto di vista, arrivando a convincere chiunque della inoppugnabilità del suo ragionamento. 4. Giorgia sa attendere. È una maratoneta, non una centometrista. Non teme la fatica, le rinunce, i sacrifici, semmai è pronta a caricarseli sulle spalle, se ritiene che possano essere utili alla sua causa. Oggi perde, ma domani potrebbe vincere, quindi come una formichina seguita ad edificare ponendo un mattoncino sopra l' altro. Ed è così che ha raggiunto in tempi record il 13%.

5. Cazzuta sì, però anche simpatica. Perché mai coloro che hanno un caratteraccio tosto dovrebbero per forza essere insopportabili? Grazie alla sua simpatia Meloni è vista dagli inglesi addirittura come una "star". Con questo termine infatti è stata definita dal giornalista britannico Tom Kington, corrispondente dall' Italia per il Times.
A contribuire alla strepitosa ascesa di Giorgia è stato anche il video-parodia del discorso che la leader di FdI ha tenuto lo scorso 19 ottobre in piazza San Giovanni: "Sono Giorgia, sono una donna, sono una madre, sono italiana, sono cristiana. Genitore uno, genitore due". Motivetto divenuto virale e trasformato in inno nazionale dai sempre più copiosi sostenitori di Giorgia, la quale oggi è la donna più amata dagli italiani.

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