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Giorgia Meloni sul futuro dell'Italia: "Il mio più grande timore è un Paese in frantumi"

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Il coronavirus è un'emergenza che bisogna arginare nel più breve tempo possibile, se no gli scenari sul futuro saranno dei più drastici. Lo crede Giorgia Meloni che spera nel contenimento del Covid-19 anche nel resto d'Italia. D'altronde il Nord si sta già avvicinando al picco. "A ricominciare - avverte in una lunga intervista al Giornale -. Sarà dura, ma mi fido degli italiani". La paura più grande per la leader di Fratelli d'Italia è il deserto: "Aziende chiuse, negozi svaniti, laboratori e officine abbandonati, come cose lasciate lì, dimenticate. Il sistema produttivo italiano in frantumi. Il timore è che tanti possano dire basta, non ce la faccio più, mi arrendo".

 

Per questo, anche con il suo appoggio come ribadito negli scorsi giorni, il governo deve rendere loro la vita più facile, "Riconoscere che chi rischia - in sostanza -, chi fa impresa, merita fiducia. È un eroe". Zero vincoli: questa è la soluzione che va dalla parte opposta del neonato decreto Cura Italia su cui la Meloni non può far altro che spendere qualche parola. "Quei provvedimenti dicono, in buona sostanza, metti tutti in cassa integrazione. Tanto c'è poco da fare. Non è normale che il decreto preveda la cassa integrazione per tutti e nessun incentivo per chi non mette nessuno in cassa integrazione e continua a pagare gli stipendi". Motivo, questo, per cui la Meloni non indietreggia in merito ai rapporti con Giuseppe Conte: "Noi, come promesso a Mattarella, siamo a disposizione della nazione. Fratelli d'Italia dialoga con il governo. Non propone solo idee e suggerimenti, ma scrive vere e proprie norme che offre a Palazzo Chigi". Una scelta ben ponderata che segue la scia di Silvio Berlusconi.

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