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Sergio Mattarella, appello alla politica: "Uniti come nel dopoguerra, basta polemiche"

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Scende in campo Sergio Mattarella. Questa volta l'appello è all'Italia, non alle istituzioni Europee come avvenuto dopo le uscite "assassine" di Christine Lagarde. Il presidente della Repubblica afferma: "Quest'anno con grande rammarico, non sarà possibile incontrarsi, nel giorno del 76° anniversario, al mausoleo delle Fosse Ardeatine per ascoltare, insieme alle loro famiglie e con sempre uguale commozione, i nomi dei martiri". Dunque Mattarella si spende in un ragionamento su cosa quella drammatica esperienza possa insegnare, oggi, all'Italia: "L'eccidio delle Ardeatine ha costituito una delle pagine più dolorose della storia recente del nostro Paese. I valori del rispetto della vita e della solidarietà che ci sorreggono in questo periodo, segnato da una grave emergenza sanitaria, rafforzano il dovere di rendere omaggio a quei morti innocenti". E conclude: "Al termine di quegli anni terribili, segnati dalla dittatura e dalla guerra, l'unità del popolo italiano consentì la rinascita morale, civile, economica, sociale della nostra Nazione".La stessa unità che ci è richiesta, oggi, in un momento difficile per l'intera comunità". Un chiaro messaggio alle forze politiche, insomma: la richiesta è quella di azzerare le polemiche. Richiesta, va da sé, destinata a far discutere: la Lombardia, infatti, non è intenzionata a fare passi indietro circa l'introduzione di misure più restrittive. E ancora, da più parti, si levano voci critiche sull'operato di Giuseppe Conte e contro chi sostiene che Conte, in un contesto come questo, non possa essere criticato.

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