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Lombardia, la teoria di Palazzo Chigi: "La regia di Matteo Salvini dietro l'accelerata"

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Attilio Fontana ha cambiato strategia, puntando sulla riapertura della Lombardia dal 4 maggio, salvo poi prodursi in una parziale frenata. In particolare il governatore ha chiesto il riavvio delle attività produttive dove è garantito il rispetto delle ‘4 D’, ovvero distanza, dispositivi, digitalizzazione e diagnosi. L’esecutivo presieduto da Giuseppe Conte è irritato per quella che ha definito una fuga in avanti della Lombardia e allo stesso tempo è sorpreso dal cambio di strategia di Fontana, passato dalla massimo rigore sulle chiusure alla riapertura intelligente.

Stando alle indiscrezioni del Corsera, il governo sospetta che dietro la mossa del governatore leghista ci sia la regia di Matteo Salvini. Subito dopo l’annuncio di Fontana, l’ex ministro ha applaudito: “Chiedere la riapertura da parte della Lombardia è un grande segnale di concretezza e di speranza, spero che il governo ne tenga conto”. Ufficialmente da Palazzo Chigi non è arrivata nessuna risposta, anche perché il premier Conte ha chiesto ai ministri di evitare la contrapposizione con Fontana e la Lega. Non a caso il dem Francesco Boccia è stato molto diplomatico sulla riapertura della Lombardia: “Il presidente Fontana fa parte della cabina di regia nazionale con le Regioni e i Comuni, il luogo istituzionale in cui ci si confronta è quello”. In altri termini, lo scontro non si terrà pubblicamente ma è rimandato alla prossima videoconferenza, che dovrebbe essere convocata entro sabato 18 aprile e prevedere la presenza anche del premier. 

 

 

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