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Giuseppe Conte, retroscena: pronta la spallata del Pd. Il premier? Non Mario Draghi, ma il suo "alter-ego"

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Il governo traballa, lo sa bene anche il Pd che vede in Giuseppe Conte un premier interessato a fare tutto da sè e nel Movimento 5 Stelle un alleato troppo debole. E così si ragiona sulla "rottura socio-politica", come l'ha definita Andrea Orlando in uno sfogo captato da Augusto Minzolini sul Giornale. Ragionamento che non può fare a meno di comprendere la nomina di personalità in grado di tenere il nuovo governo. Il Partito democratico spera sì in Mario Draghi, ma non esclude anche altri nomi che possano dare al nostro Paese un maggior peso a Bruxelles, perché - come spiega il retroscenista - "le risorse per affrontare la tragedia si chiamino Bce, recovery fund, Sure o Mes".

 

 

Tra i nomi spunta anche quello di Fabio Panetta, ex direttore generale di Bankitalia e ora membro del board del Bce, L'identikit di Panetta è a tutti gli effetti un "alter ego" di Draghi. "Ormai sulla scena politica è arrivata una generazione di giovani, di quarantenni, e io ho 72 anni. Ci sono grandi istituzioni in cui si possono trovare personalità all' altezza. Bankitalia ad esempio. E Fabio Panetta - lo sponsorizzava lo stesso Draghi -, che da Bankitalia è arrivato in Bce, potrebbe essere un buon premier". Tutto sembra dunque pronto a una spallata in grado di ridimensionare Conte, premier che di danni ne ha fatti e non pochi. 
 

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