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Roberto Maroni si schiera con Luca Zaia: "La nave-Italia in mano a un erede della tradizione venetista? Speriamo"

Luca Zaia

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L'ascesa di Luca Zaia non passa inosservata all'estero. A tessere le lodi del governatore leghista del Veneto anche il Financial Times che lo definisce "l'astro nascente di Venezia". Non solo perché il quotidiano inglese considera Zaia "la minaccia più pericolosa” per il leader della Lega Matteo Salvini, dimenticando però che lo stesso presidente della Regione ha negato l'intenzione di puntare ai piani alti del partito. Ma i plausi al Doge non finiscono qui. Tra i suoi più strenui sostenitori spunta anche Roberto Maroni che sul Foglio non nega di fare il tifo per "l'amico Luca": ''Sono contento del suo successo, è davvero meritato. Con lui ho condiviso l'esperienza di governo e tante battaglie, tra cui il referendum sull'autonomia regionale del 2017: un'iniziativa forte sul piano istituzionale e su quello politico, che ha dato voce alle storiche rivendicazioni del Nord che 'Roma-Padrona' non potrà eludere per sempre''.

 

 

L'ex governatore della Lombardia va anche oltre, lasciando intendere il suo vero auspicio: "Qualcuno prevede per Zaia un futuro politico a livello nazionale. Qualcuno gli ha già prenotato la poltrona di premier a Palazzo Chigi. So - specifica - quanto fastidio creano dentro i partiti queste candidature a leader. Quindi, calma e gesso. Ma alla faccia di Totò, un indizio lo butto lì: 40 anni fa nasceva la Liga Veneta, che ha mostrato a me e a Bossi la strada dell'autonomia. Chissà mai che l'autunno caldo non ci porti una buona notizia e a compensazione del virus: che sia proprio un erede della grande tradizione venetista a prendere il timone della nave Italia per portarla in un porto sicuro fuori dalla tempesta. Stay tuned'', conclude Maroni nel suo endorsement che pare quasi scontato, visto la maretta che dai tempi lontani caratterizza il rapporto tra lui e il numero uno del Carroccio, Salvini.

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