A valanga
Luca Zaia contro il governo: "Riaprire subito, non il 18 maggio. La parrucchiera non è il capro espiatorio"
A valanga. Regioni e governatori in pressing sul governo: riaprire e farlo subito, prima del 18 maggio. Dopo l'ok alle messe, sembrano essersi aperti ulteriori spiragli. E così ecco che in prima fila c'è sempre Luca Zaia, che ribadisce ancora una volta come per lui il lockdown è finito: "Siamo pronti a riaprire tutto anche prima del 18 maggio", annuncia. E a ruota lo conferma anche Massimiliano Fedriga, presidente del Friuli Venezia Giulia, che indica nell'11 maggio la data per la riapertura.
Leggi anche: Roberto Maroni si schiera con Luca Zaia: "La nave-Italia in mano a un erede della tradizione venetista? Speriamo"
Nel corso della videoconferenza con le altre regioni, Zaia ha spiegato: "Porto avanti la volontà di proporre di poter aprire tutto. È difficile pensare che l'apertura che abbiamo oggi, che è pressoché totale, sia un fatto di salvaguardia rispetto al riavvio di quello che è rimasto chiuso. Pensare che il capro espiatorio di questa partita sia la parrucchiera, gli estetisti o i negozi, decisamente no. Altri colleghi la pensano come me". E ancora: "Spero che il buon senso imperi e si possa pensare, o quantomeno dare la facoltà alle Regioni, di poter riattivare delle aperture, magari giustificando le motivazioni". "Per quanto riguarda il Veneto - ha concluso -, siamo disponibile ad aprire tutto subito. Ovviamente, fatto salvo sempre gli indicatori sanitari, le regole che conosciamo".
Come detto, dello stesso avviso Fedriga: "Si tratta di una proposta di buon senso la riapertura non può essere uno scontro tra istituzioni ma una collaborazione". E ancora, ha aggiunto che la proposta "non vuole essere provocatoria ma responsabile", riferendosi alla data dell'11 maggio. Infine Gioavanni Toti, dello stesso avviso, seppur con toni meno perentori: "Credo ce ne sia bisogno, ci sono tante attività che stanno soffrendo moltissimo e poi, e soprattutto, i cittadini italiani hanno dimostrato di comportarsi con grande responsabilità", ha spiegato il governatore della Liguria.