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Silvio Berlusconi, affondo contro Matteo Renzi: "Cambio di governo? La gente ancora muore in ospedale"

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Chiarisce la linea, Silvio Berlusconi. Lo fa in un'intervista ad Affari Italiani (qui la versione integrale) in cui fa il punto su Forza Italia e sul governo di Giuseppe Conte. In primis, il Cav esclude la crisi di governo: "L’emergenza non può essere un alibi per nessuno. Noi siamo un’opposizione responsabile e – visto il dramma che si è abbattuto sull’Italia – abbiamo messo da parte ogni polemica di parte per stringerci intorno alle istituzioni. Abbiamo detto e ripetiamo ancora che questo non è il tempo delle manovre politiche - sottolinea il leader azzurro -, gli italiani si aspettano soluzioni e non contese. Pensare oggi ad un cambio di governo non è ovviamente possibile, ma questa situazione non è eterna: il ritorno alla normalità prima o poi riguarderà anche la politica. Il Paese non ha bisogno di unanimismi, per la ripresa, ha bisogno di un governo capace ed espressione della maggioranza degli italiani", sottoliena Berlusconi.

 

Eppure c'è Matteo Renzi, che continua con le manovre di disturbo in grado di minare il futuro dell'esecutivo. E al leader di Italia Viva, Berlusconi riserva una sotccata: "Il Paese soffre, gli italiani stanno uscendo da un periodo terribile, molte persone ancora soffrono e muoiono negli ospedali, molte aziende rischiano di chiudere, molti italiani hanno perso il lavoro e non sanno come dare da mangiare ai propri figli e noi di fronte a tutto questo discutiamo delle tattiche di Renzi o di qualche altro leader politico in cerca di visibilità?", questa la risposta alla precisa domanda su Renzi. E ancora: "Non ho molto tempo per occuparmi di giochi di palazzo. Comunque se si verificassero delle condizioni per un cambiamento, le valuteremo prima di tutto con i nostri alleati".

 

Che tipo di appoggio può dare al governo Conte? "Da opposizione responsabile, continueremo ad avere un atteggiamento costruttivo. Voteremmo naturalmente i provvedimenti per uscire dall’emergenza, se fossero concordati e soprattutto utili al paese, cosa che però finora non è accaduta, se non in pochissimi casi", spiega. Altro discorso, invece, "l'appoggio  a un futuro governo, ovviamente in accordo con il centro-destra, potremo invece valutarlo a due condizioni: che sia davvero espressione della maggioranza degli italiani e che costruisca la ripartenza del paese secondo le regole liberali", conclude Berlusconi.

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