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Silvia Romano, il disastro di Conte e Di Maio: "I servizi li avevano avvisati, ma...". Un suicidio politico?

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Sul caso di Silvia Romano il governo ha fatto una figuraccia. Lo scrive Dagospia, secondo cui la spettacolarizzazione del rientro della 25enne milanese è stato un boomerang per Giuseppe Conte e Luigi Di Maio, definiti “due dilettanti allo sbaraglio”, privi dei fondamentali della politica: hanno allestito uno show stile Grande Fratello con tutte le tv collegate a Ciampino e i portavoce trasformati in paparazzi, ma la super esposizione del “trofeo” Silvia si è ritorta contro di loro. Infatti Dagospia svela che i due erano stati avvisati dagli agenti dell’Aise che la cooperante si era convertita all’Islam e non aveva alcuna intenzione di sbarcare in Italia abbandonando il vestito da donna musulmana. Nonostante ciò, Conte e Di Maio si sono comunque esibiti nella passerella e il risultato è stata una pioggia di critiche e polemiche: i due fini strateghi della politica italiana hanno trascurato il fatto che da tempo i paesi anglosassoni non diffondono più i video del ritorno a casa degli ostaggi liberati e persino dei funerali dei caduti militari. Il motivo è semplice: in questo modo non si fanno circolare immagini preziose per la propaganda dei terroristi, che infatti hanno esultato sui loro gruppi social per la foto di Silvia che sbarca in Italia e dichiara di essersi convertita spontaneamente. 

 

 

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