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Matteo Salvini, il "pizzino" di Repubblica: "Teme un avviso di garanzia subito dopo il voto"

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Una speranza? Uno scoop? Un pizzino? Pizzino che magari arriva dritto dritto dalla magistratura? Ai posteri l'ardua sentenza. Di seguito, i fatti. Oggi, venerdì 18 settembre, Repubblica dedica pagina 2 alle imminenti elezioni regionali, con un focus sulla Toscana. Si parla di Matteo Salvini e del tentativo di "spallata" nella roccaforte rossa, dove una vittoria di Susanna Ceccardi potrebbe avere importanti ripercussioni sul governo. Insomma potrebbe avere quelle ripercussioni che il leghista, sornione, esclude.

 

Titolo di Repubblica: "Salvini vuole essere primo in ogni regione. Ma la vera roulette sarà la Toscana". Insomma, secondo il quotidiano diretto da Maurizio Molinari tutto è possibile. E in effetti, tutto è possibile. Il "pizzino", però, si nasconde nel catenaccio: "Oggi a Firenze la chiusura (della campagna elettorale, ndr) con Meloni e Tajani: Tornerò da premier, dice nei comizi in tutt'Italia. Ma teme un avviso di garanzia dopo il voto", il soggetto ovviamente è Salvini.

 

 

E l'argomento viene viene spiegato nel dettaglio nelle battute finali dell'articolessa firmata da Carmelo Lopapa, il quale spiega al suo pubblico che "nel partito tuttavia si avverte molto il clima da assedio delle procure" (e sarebbe difficile altrimenti, vien da dire). E ancora: "Raccontano i suoi uomini che Salvini non escluda affatto che subito dopo le regionali i magistrati che seguono l'inchiesta sui commercialisti possano recapitargli un avviso di garanzia. Fosse anche solo per sentirlo. Il capo ripete che non ha nulla da temere", conclude Lopapa. Insomma, l'ombra dell'avviso di garanzia. Pizzino, sfogo dei leghisti, scoop: tornaiamo al prinicipo di questo articolo e ribadiamo, fate voi.

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