L'affondo

Alessandro Sallusti contro il M5s: "Reddito ai balordi di Colleferro, la prova del fatto che Di Maio e compagni sono pericolosi"

"Ovunque mettono mano Luigi Di Maio e soci fanno danni". La stoccata al Movimento 5 Stelle arriva dal direttore del Giornale Alessandro Sallusti che, nel suo editoriale sul quotidiano di venerdì 18 settembre, pone l'accento su tutte le riforme di stampo grillino fallite miseramente. A partire dal reddito di cittadinanza: "Ormai sono due anni che è in vigore e non solo si moltiplicano e consolidano i casi di abusi, ma diminuisce pure – al netto della crisi provocata dal Covid - l’occupazione giovanile e no", spiega Sallusti. Uno dei casi di abusi più noto al momento è quello dei fratelli Marco e Gabriele Bianchi, in carcere a Rebibbia con l'accusa di omicidio volontario per l'uccisione di Willy Monteiro. "La notizia che la banda di delinquenti che ha ucciso a botte Willy godesse del reddito di cittadinanza, pur avendo un tenore di vita esibito e sostanzialmente elevato, non è solo uno scandalo che urla vendetta, è la prova di quanto sia pericolosa la demagogia grillina applicata al governo del Paese", questo il commento del direttore.

 

 

 

Sallusti passa poi a un'altra misura fortemente voluta dai pentastellati, il decreto Dignità: "Nella testa dei Cinque Stelle avrebbe dovuto stabilizzare e rilanciare l’occupazione, ma in realtà ha prodotto sicuramente – lo dicono tutti gli indicatori – più danni che benefici, ingessando ancora di più il mercato del lavoro e scoraggiando quindi le aziende dal procedere con nuove assunzioni". Infine la riforma per cui siamo chiamati a votare il 20 e 21 settembre, il taglio dei parlamentari. Un'altra crociata grillina che, secondo il direttore del Giornale, "è sullo stesso binario del fallimento annunciato". Ecco perché invita i lettori a votare No. "Quando Di Maio dal balcone di Palazzo Chigi, dopo aver varato il reddito di cittadinanza, annunciò di aver 'sconfitto la povertà', non ci disse che si riferiva anche a quella dei fratelli Bianchi, i massacratori di Willy. Facciamo in modo che lunedì non possa annunciare altre tragedie", conclude Sallusti.