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Regionali, Marche al centrodestra: crolla la roccaforte rossa. Toscana e Puglia, testa a testa

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Urne chiuse. Ecco le primissime tendenze. L'affluenza ha tenuto, superiore al previsto intorno al 53 per cento. Si parte dalla Toscana, dal risultato indicato delle medie degli exit-poll snocciolate da Enrico Mentana nel corso della Maratona Mentana su La7, dove Eugenio Giani sarebbe davanti di tre punti rispetto a Susanna Ceccardi. Partita, insomma, apertissima. Dunque la Puglia, dove è testa a testa serratissimo tra Michele Emiliano e Raffaele Fitto. "Tutte le ultime tendenze ci dicono che il duello è serratissimo", ha spiegato Mentana. Insomma, lo spoglio sarà da seguire fino all'ultimo.

Scontato il risultato della Campania, dove si dovrebbe imporre con ampio divario Vincenzo De Luca, che otterrebbe più voti di Caldoro e Ciarambino (anche se sommati). Parimenti, in Liguria, Giovanni Toti staccherebbe Ferruccio Sansa di 15 punti circa: naufraga, insomma, l'unico esperimento giallorosso (Sansa era l'unico candidato unitario espresso da M5s e Pd). E ancora, nelle Marche stravincerebbe Acquaroli su Mangialardi: insomma, scontato il crollo della roccaforte rossa, un trionfo firmato Fratelli d'Italia. Infine il Veneto, dove Luca Zaia, a valanga supererebbe il 70 per cento. Infine il referendum: scontata la vittoria del Sì, tra il 65 e il 68 per cento.

Prime indicazioni ballerine. L'unica certezza il crollo delle Marche, che si può già definire ex roccaforte rossa. In bilico Puglia e Toscana.

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