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Dpcm, retroscena dal vertice: il Pd commissaria Conte? "Si muovono di sponda", il vero obiettivo dei dem

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“Sul destino dei ristoranti il confronto è stato serrato. I dem non mollano, tanto che nel M5s serpeggia un sospetto tutto politico: non sarà che Zingaretti e Renzi si muovono di sponda per indebolire il premier?”. Lo scrive Monica Guerzoni, che nell’edizione odierna del Corriere della Sera ha svelato un retroscena sulla giornata di vertici che porterà alla firma di un nuovo Dpcm sull’emergenza coronavirus. Giuseppe Conte annuncerà la nuova stretta nella serata di domenica 18 ottobre, ma nel governo si respira ancora una certa tensione: secondo il Corsera, il Pd ha scelto una linea interventista e soprattutto il ministro Dario Franceschini - che è anche capo delegazione dei dem - ha incalzato il premier affinché impedisse gli assembramenti, chiudendo i luoghi della movida, aumentando controlli e sanzioni e sospendendo sia gli sport di squadra sia le palestre. Conte ha però frenato su tutte queste richieste e anche sul coprifuoco: per ora si cercherà di gestire la curva dei contagi con una mini-stretta. Basterà? Di certo il premier si gioca tanto, dato che sta per firmare un nuovo Dpcm a soli cinque giorni di distanza dall’ultimo (che era pure il decimo dall’inizio dell’epidemia). 

 

 

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