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Virginia Raggi, al via il processo-bis per il caso Marra: tegola-M5s, finisce come Chiara Appendino?

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Nuova tegola in arrivo per il Movimento 5 stelle, dopo il ritiro della sindaca di Torino Chiara Appendino, che ha annunciato per problemi giudiziari di rinunciare al secondo mandato, c'è un'altra poltrona in pericolo è quella del sindaco di Roma, Virginia Raggi. Oggi - lunedì 19 ottobre- infatti per il primo cittadino della Capitale inizia per il processo di appello sul Caso Marra. L'accusa dei pm, che hanno impugnato l'assoluzione in primo grado, è falso in atto pubblico per coprire il suo ex braccio destro Raffaele Marra nella promozione del fratello Renato  a capo ufficio della Direzione turismo. In teoria oggi stesso si potrebbe arrivare alla sentenza, ma non è escluso che il collegio o la procura generale riaprano l'istruttoria.

Nel novembre del 2018 Raggi su assolta in primo grado ma il procuratore aggiunto Paolo Ielo e il sostituto Francesco Dall'Olio avevano fatto appello. Virginia Raggi dichiarò all'Anticorruzione di avere deciso lei della promozione di Marra sapendo bene, invece, che l'iter era stato curato dal fratello Raffaele, all'epoca capo delle risorse umane. Il giudice di primo grado, pur riconoscendo il falso, aveva stabilito che "non costituiva reato" perché Raggi non sapeva di mentire, perché mancava l'elemento soggettivo.

 

 

Ora bisognerà vedere cosa si decide in appello certo è che la vicenda avrà un peso decisivo sulla già traballante candidatura della sindaca. Intanto ieri Carlo Calenda ha annunciato la sua candidatura a sindaco di Roma, "non posso parlare per il Pd, partecipo a un tavolo. Auspico un appoggio largo", ha detto a Che tempo che fa su Rai tre. "Il Pd dovrebbe appoggiare la mia candidatura se pensano sia la persona adatta a governare Roma. Il Pd diceva mai con i Cinque Stelle e hanno cambiato idea, io sono ancora là. Ma con Raggi è peggiorato tutto", ha aggiunto. Staremo a vedere.

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