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Dpcm, Nicola Zingaretti preoccupato: in piazza a manifestare anche esponenti locali e amministratori del Pd

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La preoccupazione per la gestione della seconda ondata da coronavirus coinvolgono anche il Pd. "Prima medici e infermieri erano gli eroi italiani. Ora non più. La rabbia sta ormai travalicando e può travolgerci tutti - dicono dalle parti del Nazareno secondo quanto riportato da Marco Antonellis -. Non ci si rende conto delle persone che sono ricoverate o in terapia intensiva". Eppure a scendere in piazza, assieme ai commercianti e ai ristoratori martoriati dall'ultimo dpcm, ci sono anche esponenti locali e amministratori dem. Un fatto - scrive la firma di Italia Oggi - che il Pd "osserva con una certa incredulità.

 

 

E così Nicola Zingaretti le prova tutte pur di evitare il peggio: "Il nemico - ribadisce incessantemente - è il Covid, non le regole per combatterlo". A fargli eco anche i suoi: "Il Pd ora deve essere unito e responsabile e capire che il nostro compito è traghettare il Paese fuori da questo incubo. Senza isterismi e mantenendo la barra dritta". Appelli che si scontrano con la realtà dove Giuseppe Conte si trova davanti a un bivio: accettare il lockdown con tanto di manifestazioni di proteste oppure lasciare che il Covid metta nuovamente in ginocchio l'Italia. Anche su questo il premier viene tirato per la giacchetta. Da una parte ci sono quei ministri come Roberto Speranza e Dario Franceschini intenzionati a fare di tutto pur di fermare la pandemia, anche richiudere il Paese. Dall'altra i renziani alla stregua di Teresa Bellanova, preoccupata per la crisi economica che si abbatterà sui lavoratori. La stessa preoccupazione che dilaga sempre più tra i piddini.

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