Piano B

Gianfranco Rotondi, la soffiata: "Matteo Renzi ha un accordo con Salvini"

“Mi sembra che Matteo Renzi si spinga troppo in là perché il suo sia un bluff”. Gianfranco Rotondi da democristiano di vecchia data ha in un certo qual modo anticipato con diverse ore d’anticipo il finale catastrofico del tavolo di confronto aperto da Roberto Fico. Italia Viva ha infatti deciso di non firmare il verbale: Enrico Mentana nel suo speciale del Tg di La7 ha definito questa mossa come la “lapide” sul tentativo di trovare un accordo. Secondo Rotondi la posizione dei renziani nasconde altro: “Al posto dei suoi partner di maggioranza mi darei una calmata - aveva avvisato Pd e M5s, che evidentemente non lo hanno ascoltato - perché il capo di Iv ha in tasca un accordo elettorale di desistenza con Matteo Salvini”. 

 

 

Sarà davvero così? Difficile immaginare che Renzi non abbia un piano B, anche perché nelle ultime settimane si sono sprecati i retroscena sui giornali secondo cui i due Matteo avrebbero tenuto aperto un canale di comunicazione, sia diretto che indiretto. Ha però lasciato tutti un po’ di stucco il fatto che Italia Viva abbia deciso di non firmare il verbale: erano stati proprio i renziani a chiedere di mettere nero su bianco un documento con il cronoprogramma. Poi pare che abbiano detto sì alla scelta di redigere almeno un verbale di fine riunione, salvo poi lamentarsi alla lettura del testo, che non rispecchierebbe le diverse posizioni che si sono registrate al tavolo di confronto su alcuni temi. 

 

 

A questo punto Roberto Fico dovrà salire al Quirinale per riferire a Sergio Mattarella l’assenza di un accordo. Cosa succederebbe subito dopo? Probabile che il capo dello Stato possa battere la strada di un governo politico/istituzionale che guidi il Paese alle elezioni: tale ipotesi potrebbe incontrare il favore di Silvio Berlusconi, ma non del resto del centrodestra. A riguardo Matteo Salvini è stato chiaro: “Se salta la trattativa sarebbe meglio ridare la parola agli italiani, dato che un esecutivo istituzionale o di unità nazionale è impossibile perché l’attuale maggioranza e il centrodestra la pensano all’opposto su tutto”.