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Carlo Calenda contro Matteo Renzi: "Non esiste prendere soldi da un regime straniero"

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Carlo Calenda leader di Azione ed europarlamentare si è espresso riguardo alla vicenda che ha visto coinvolto Matteo Renzi con il Principe dell'Arabia Saudita  Mohammed bin Salman, indicato di recente dall'intelligence americana come il mandante del rapimento e dell'omicidio del giornalista Jamal Khashoggi. In particolare, Calenda ha puntato il dito contro i finanziamenti percepiti dal leader di Italia Viva, un compenso annuo di 80.000 euro, in quanto membro del board del Future investment initiative voluto dallo stesso bin Salman. "Invece di continuare questa discussione all'infinito sarebbe meglio varare una norma che vieti ad un rappresentante in carica di percepire soldi direttamente o indirettamente da un governo straniero" ha affermato Calenda sul Corriere della sera.

 

 

Nel frattempo Matteo Renzi tenta di difendersi con una curiosa auto-intervista su Twitter, sottolineando l'importanza dei rapporti  con l'Arabia Saudita che definisce "un baluardo contro l'estremismo islamico, uno dei principali alleati dell'Occidente da decenni". "Metà del mondo non è democratico e bisogna averci a che fare, ma attraverso le relazioni diplomatiche, non incassando soldi personalmente mentre si è pagati dai cittadini italiani. Questo è il punto" continua Calenda sottolineando il vero problema della questione.  

 

 

"In nessuna parte del mondo esiste un parlamentare e leader di partito, eletto e pagato dai cittadini, che prende un compenso per una prestazione da un regime straniero, tanto più autocratico." conclude il leader di Azione ribadendo quanto sia importante introdurre una norma che vieti i conflitti d'interesse per chiunque ricopra un incarico politico soprattutto quando di mezzo ci sono dei governi stranieri: "è molto semplice: occorre scrivere una norma che vieti a un eletto di percepire emolumenti diretti o indiretti da governi stranieri, ovvero da società o enti posseduti da governi stranieri. Si tratta di un principio di civiltà talmente evidente..."

 

 

 

 

 

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