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Arturo Scotto, il braccio destro di Speranza contro Salvini: "Sputnik? Sembra Totò che vuole vendere la fontana di Trevi"

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Sputnik sì o no? Il vaccino russo contro il Covid stuzzica parecchi esponenti della politica e del governo, a partire da Matteo Salvini. Anche se il farmaco non ha ancora ricevuto alcuna autorizzazione dall'Ema, infatti, diversi studi hanno già confermato la sua efficacia nel contrastare il virus. Il direttore sanitario dello Spallanzani di Roma Francesco Vaia qualche giorno fa ha detto: "Sputnik funziona. Noi ne abbiamo fatto una valutazione indipendente, come istituto di ricerca. Il documento è stato condiviso senza nessuna volontà di intervenire su questioni politiche". A dire la sua anche il leader leghista, che parlando del siero russo ha detto: "Se funziona perché no?".

 

 

 

Il pragmatismo del segretario del Carroccio, però , non è piaciuto a qualche esponente di sinistra. "A me Salvini sembra Totò che cerca di vendere la fontana di Trevi - ha ironizzato Arturo Scotto, braccio destro del ministro della Salute, Roberto Speranza -. La proposta sull’acquisizione dello Sputnik non è soltanto uno sgarbo istituzionale, ma un’invasione in un campo non suo". Secondo Scotto, o stai con l'Europa o fuori. L'Ue, infatti, non sembra molto incline all'utilizzo dello Sputnik, che tra l'altro dovrebbe prima ottenere l'autorizzazione dell'Agenzia europea del farmaco. Senza dimenticare le ispezioni nei laboratori russi, necessarie secondo la presidente della commissione Ursula von der Leyen prima di dare il via libera.

 

 

 

Secondo Augusto Minzolini, che parla dell'argomento sul Giornale, questo non è il momento delle ideologie, ma del pragmatismo e soprattutto del coraggio. "Che senso ha dividersi tra chi dice che bisogna affidarsi all’Europa e chi, nel contempo, cerca di affiancare allo sforzo europeo anche altro: perché le due cose insieme non le puoi fare?", si è chiesto il renziano Gennaro Migliore. Cui ha fatto eco il leghista Alessandro Benvenuto: "Certo che siamo europeisti ma questo non significa che non dobbiamo anche esplorare altre ipotesi oltre a quelle che offre la Ue. Che ti frega! Questo è il momento di provarle tutte per avere più vaccini".

 

 

 

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