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Sergio Mattarella, la manina del Quirinale dietro la nomina di Enrico Letta: quel filo che lo lega a Mario Draghi

"Enrico Letta arriva alla guida Pd perché Mario Draghi è arrivato alla guida del Paese". Ettore Maria Colombo, ospite di Andrea Pancani a Coffee Break su La7, indica che dietro la nomina dell'ex premier a segretario del Partito democratico dopo le dimissioni di Nicola Zingaretti, c'è il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. "Mattarella anzi il Quirinale ci ha messo un po' lo zampino in tutta questa vicenda", rivela. "Dopodiché il Pd ha avuto 8 segretari in dodici anni. Si devono dare una svegliata".

 

 

Sempre Colombo, nel suo pezzo su Il Giorno scrive che "al Nazareno, ormai in smobilitazione, non hanno capito che l'operazione Letta, proprio come l'operazione Draghi, è stata gestita tutta dal Quirinale. Altro che Franceschini". Il fil rouge che lega l'operazione Draghi e l'operazione Letta, aggiunge, "va cercato a Bruxelles - dove lavorano Gentiloni e Sassoli, che molto hanno cercato Letta e gli hanno chiesto di intervenire per risollevare le sorti del Pd - e a Roma, al palazzo del Colle. Dove lavora, come consigliere politico di Mattarella, Simone Guerrini. Pisano come Letta, giovane segretario, dopo Renzo Lusetti, del Movimento giovanile della Dc, che alla fine degli anni Ottanta era egemonizzato dalla sinistra interna alla Balena Bianca". 

 

 

Insomma, conclude Colombo, "fu lui, Guerrini, a portarsi il coetaneo Enrico a Roma come suo braccio destro operativo. Una nidiata di giovani diccì che allora comprendeva anche l'attuale sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega ai Servizi, ed ex capo della Polizia, Franco Gabrielli, oltre che, ovviamente, Franceschini e altri ragazzi dell'89. Il loro faro politico era uno solo. Si chiamava Sergio Mattarella".

Ora Enrico Letta ha sciolto la riserva e con un post su Twitter ha annunciato che si candiderà alla guida del Pd. "Io ci sono".