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Giorgia Meloni ed Enrico Letta, indiscrezioni: asse contro i voltagabbana in Parlamento, pronta una legge

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Enrico Letta e Giorgia Meloni avrebbero trovato una totale sintonia sul frenare il trasformismo: in questa legislatura quasi 200 parlamentari hanno cambiato casacca, circa un quinto del totale. Nella precedente legislatura furono 566. Letta ne ha parlato con i presidenti di Camera e Senato, Roberto Fico e Elisabetta Casellati. Ed è in sintonia anche con Giorgia Meloni, che in passato propose di inserire il vincolo di mandato in Costituzione. Letta spera di trovare ancora altri alleati per la proposta di riforma dei regolamenti parlamentari cui sta lavorando il Pd.

 

 

 

"Gli obiettivi sono rendere più difficile la nascita di nuovi gruppi e impedire la crescita del Misto", scrive Repubblica. Oni senatore che entra in un gruppo parlamentare porta in dote circa 56 mila euro l'anno. Al Senato il Gruppo Misto è il quarto gruppo con 47 iscritti, dieci più del Pd (37) con 4 componenti interne; alla Camera ne ha 79, divisi in ben otto componenti si colloca al quinto posto.

 

 

La nuova capogruppo Pd Simona Malpezzi ha esposto la proposta dem per frenare questo andazzo: "Il gruppo Misto può solo calare durante la legislatura e non crescere. Deve esistere unicamente per accogliere i partiti che alle Politiche non hanno eletto un numero di parlamentari sufficiente ad avere diritto ad un gruppo autonomo". A nessuno sarà proibito di cambiare gruppo, ma "o va in un altro partito oppure deve finire tra i non iscritti, senza finanziamenti e prerogative, non più al Misto con tanto di agevolazioni", chiarisce il dem Dario Parrini. "Al Senato la categoria dei non iscritti esiste, ma viene utilizzata solo da alcuni senatori a vita. Nel Parlamento europeo invece è lì che finisce chi non ha i requisiti per un gruppo. La proposta di Parrini punta a rendere più rigide anche le norme per la nascita dei gruppi", fa sapere sempre Repubblica. 

 

 

 

 

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