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Primo Maggio, Fedez sfida i vertici Rai: "Ecco le mostruosità dei leghisti contro gli omosessuali", un terremoto politico

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Il monologo di Fedez al concertone del Primo Maggio era l’evento più atteso del giorno e non ha deluso, in un senso e nell’altro. Il cantante ha espresso il suo impegno a sostegno del ddl Zan, ma al tempo stesso ha attaccato frontalmente la Lega, facendo nomi e cognomi di esponenti politici che si sono "macchiati" con dichiarazioni pubbliche omofobe nel corso del tempo. D’altronde il Carroccio aveva già fiutato il pericolo che ciò potesse avvenire nelle ore precedenti, con Fedez che era stato invitato a non sfruttare il concertone per fare politica contro i leghisti e a favore del ddl Zan. 

 

 

E invece il rapper è andato fino in fondo, assumendosi tutte le responsabilità del caso e facendo nomi e cognomi di parlamentari, consiglieri ed esponenti politici vari che nel corso del tempo si sono espressi in maniera pesante contro gli omosessuali. “Ho dovuto lottare un po’ tanto ma alla fine mi hanno dato il permesso - ha esordito Fedez - mi assumo tutte le responsabilità, sappiate però che il contenuto di questo intervento è stato definito dalla vice-direttrice di Rai3 come inopportuno”. 

 

 

Dopo aver elencato quelle che ha definito le “mostruosità dei leghisti contro gli omosessuali”, Fedez ha affondato il colpo: “Secondo Ostellari il Senato non ha avuto tempo per il ddl Zan perché impegnato in cose più importanti, come discutere del bilinguismo dei poliziotti di Bolzano e del diritto al vitalizio di Formigoni. Tutte cose che per i leghisti sono più importanti di persone discriminate per il loro orientamento sessuale, fino alla violenza fisica”.

 

 

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