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Sergio Mattarella, lo scenario "da monarchia" a Otto e Mezzo: "Politica in tilt, potrebbe non essere il suo ultimo 2 giugno"

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Questo è stato l’ultimo 2 giugno di Sergio Mattarella?”. È la domanda che Lilli Gruber ha rivolto ai suoi ospiti nella puntata di Otto e Mezzo che è iniziata poco dopo il discorso del capo dello Stato. Il quale dal Quirinale ha speso parole importanti per chiudere la Festa della Repubblica: “Sono passati settantacinque anni da quando, con il voto nel referendum del 2 giugno 1946, gli italiani cominciarono a costruire una nuova storia. Anche oggi siamo a un tornante del nostro cammino dopo le due grandi crisi globali, quella economico finanziaria e quella provocata dalla pandemia. Come lo fu allora, questo è tempo di costruire il futuro”. 

Responsabilità che per ora grava sul governo di Mario Draghi, ma cosa accadrà il prossimo febbraio, quando scadrà il mandato di Mattarella? Alessandro De Angelis a Otto e Mezzo ha provato a delineare un possibile scenario: “Questo dovrebbe essere stato il suo ultimo 2 giugno, anche perché ha escluso più volte, anche pubblicamente, un secondo mandato. Tra l’altro un suo bis sarebbe il secondo di fila al Quirinale (dopo quello di Giorgio Napolitano, ndr) e rappresenterebbe una sorta di trasformazione in monarchia. Dopodiché va detto che il sistema politico è sufficientemente impazzito, quindi non possiamo escludere che in caso di nuovo impasse possa verificarsi un bis di Mattarella”. 

Anche perché in questo momento Draghi in qualità di premier è la miglior garanzia dell’Italia in Europa: “Adesso la domanda che ci si pone fuori dai confini nazionali - ha dichiarato Silvia Sciorilli Borelli del Financial Times - è cosa succederà qualora a febbraio dovesse essere eletto Draghi al Quirinale. Con tutte le riforme che ci sono da fare e con il Recovery Fund che è il principale obiettivo del governo attuale, cosa succede se Mattarella va via e Draghi prende il suo posto? L’auspicio dell’Europa è probabilmente che Draghi rimanga a Palazzo Chigi”. 

 

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