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Giuseppe Conte, "tattica guerrigliera" con Mario Draghi: retroscena, Di Maio è già furioso con lui

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“Voglio portare il Movimento 5 Stelle al primo posto, deve essere un partito di assoluta maggioranza”. Lo ha dichiarato Giuseppe Conte a Napoli, in occasione della conferenza che lo ha visto al fianco del candidato a sindaco Manfredi. A breve sarà il leader grillino a tutti gli effetti e questo avrà un impatto importante sugli equilibri all’interno della maggioranza. In particolare sarà tutto da scoprire il rapporto con Mario Draghi: a riguardo La Repubblica cita “fonti ben informate”, secondo cui i rapporti tra i due sarebbero cordiali, ma politicamente glaciali

 

 

Da febbraio a oggi sono avvenute tre telefonate, il cui filo comune è Conte che ne è uscito con le ossa rotte nel tentativo di mettersi di traverso su alcune decisioni già prese dal presidente del Consiglio. La prima volta - ricostruisce La Repubblica - è successo quando Draghi ha deciso per la nomina di Elisabetta Belloni a capo del dipartimento delle informazioni per la sicurezza: Conte ha provato a opporsi, spendendosi in favore di Gennaro Vecchione, ma senza successo. Poi il leader del M5s ha dovuto ingoiare bocconi amari anche sul futuro della Cassa Depositi e Prestiti e sul blocco dei licenziamenti. 

 

 

Di conseguenza, sempre secondo La Repubblica, Conte varerà una “tattica guerrigliera” con il premier per riportare il M5s in alto nei sondaggi, riabbracciando anche l’ala che fa riferimento ad Alessandro Di Battista. A osteggiare tale tattica sarebbe però Luigi Di Maio, secondo cui alzare la tensione non farebbe bene al Movimento: “Chi attacca Draghi, scende nei sondaggi. Non a caso Salvini ha smesso di farlo e ora si propone come il paladino del governo”. 

 

 

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